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NOVEMBRE 2015 - A VOXE DU CAMPANIN

08.11.2015 23:47

U LÛNÄIO DE VÄZE È IN EDICOLA !

Con il numero di novembre del Giornalino, cittadini e ospiti potranno acquistare anche il classico Lûnäio de Väze 2016, interamente a colori, con riprodotte le pagine più significative della storia di Varazze riprodotte dall'inimitabile matita di Roby Ciarlo. Un documento di eccezionale bellezza e importanza, dono e pregio per ogni casa. Non lasciatevelo sfuggire!!!

IL " Sİ " DI DAMIANO E VALENTINA

Sabato 26 settembre, nella chiesa dell'Oratorio di "N.S. Assunta", Damiano Ferrando e Valentina Pizzo si sono uniti in matrimonio nella cornice festosa dei parenti e dei numerosissimi amici, accompagnati dalla musica e dai canti dei "Chicchi di Riso". Dopo la S. Messa, officiata da don Giancarlo Iraldi, una vera pioggia di riso ha accolto gli sposi all'uscita dalla chiesa, cui è seguito un signorile rinfresco nel giardino degli "Stellati". Ai novelli sposi Damiano e Valentina il Giornalino formula sinceri auguri di una vita prospera e serena.

CONFERENZA DEL COM.TE GIACOBBE SUI TRAFFICI MARITTIMI

Un folto ed attento pubblico ha seguito, domenica 27 settembre u.s., presso la Biblioteca Civica "E. Montale", la conferenza dal tema "Dalla vela ai container", del C.L.C. Stefano Giacobbe, introdotto dall'Assessore alla Cultura Mariangela Calcagno, conferenza arricchita da interessanti e specifiche proiezioni sui traffici marittimi, a partire dalle prime imbarcazioni a remi, per proseguire poi con la vela e il motore e giungere infine alle grandi navi porta container, sulle quali Giacobbe, quale esperto comandante, ha svolto gran parte della sua carriera sul mare.. Una vera lezione di storia della marina mercantile, con itinerari che hanno ripercorso le vie tracciate da Magellano (ricordato il savonese Leon Pancaldo) e da Lanzerotto Malocello, le Isole Fortunate (Canarie) e il perché di certi lontani approdi cileni (il prezioso guano degli uccelli per fertilizzare i campi d'Occidente). Il com.te Stefano Giacobbe ha ricordato i capitani coraggiosi della famiglia Ferro (Gallinae), l'eroico Lazzaro Parodi che sacrificò la vita per salvare da sicura strage il porto di Bandar Mashor in Iran, e i tanti maestri d'ascia e calafati che hanno portato il nome di Varazze all'onore del mondo. Le bandiere della Marina Mercantile, di quella Militare e del Varazze Club Nautico, sodalizio con cui Giacobbe collabora da anni, hanno fatto da sfondo alla riuscita e affollata conferenza, cui hanno presenziato, fra gli altri, Angelo Macoletta, Capo Redattore della rivista "Tecnologia Trasporti Mare", il Pres. Dell'Ass.ne Marinai d'Italia Dario Gatti, l'ex Sindaco di Varazze Gionni Delfino, il Pres. del V.C.N. Marcella Ercoli nonché rappresentanze di settori artigiani legati al mare. Scienza - Industria - Commercio, questo il compendio di una conferenza che ha avuto il pregio di approfondire le conoscenze su questo importantissimo argomento, linfa vitale della comunità internazionale e, per i più, mai abbastanza conosciuto. Molti gli applausi alla fine della conferenza, a siglare il successo dell'evento. Ringraziamenti del Com.te Giacobbe sono stati formulati al Comune, nella persona dell'Assessore alla Cultura, per l'ospitalità e l'aiuto datogli in occasione della pubblicazione del suo libro sull'argomento trattato, al Campanin Russu, nella persona del suo Presidente Giovanni Ghione e del Segretario e tecnico Gianni Giusto, per la collaborazione all'evento, nonché al poeta Silvio Craviotto per il dono di una sua ode sull'argomento trattato.

MISSIONE INSIEME CON SUOR DANIELA MACCARI

Suor Daniela Maccari, varazzina misionera comboniana, ci scrive da Quito in Ecuador, informandoci su alcune "cosette" che i nostri organi di informazioni si guardano bene dal diffondere. Per esempio come è vista da Haiti quella che noi chiamiamo la "scoperta dell'America". "Una suora salesiana haitiana mi ha raccontato che nel 1992, 500°anniversario di quella che noi chiamiamo la "scoperta dell'America", la popolazione di Haiti, nello stesso punto dove è sbarcato Cristoforo Colombo e che aveva battezzato Espanola, ha buttato in mare il monumento del grande navigatore, regalatole per l'occasione, dicendogli, "se sai nuotare ritorna da dove sei venuto". È interessante imparare la storia, non solo da una parte e non solo dai libri. Suor Daniela, ormai profonda conoscitrice di quelle realtà sudamericane, ne tasta il polso, parlandoci del forte volontariato di religiosi e laici in una realtà non facile, con regimi repressivi soprattutto nell'informazione, mentre le agitazioni dei diseredati aumentano in un territorio minacciato, inoltre, dal ciclone El Niňo e dal vulcano Cotopaxi, che si è risvegliato dopo 138 anni e da mesi emette tonnellate di cenere, gas e vapore sino a 6.000 metri di altezza, con scosse continue e l'attesa di una catastrofe annunciata. "La visita del Papa Francesco in Ecuador ci ha impegnato e portato molta gioia", spiega ancora Suor Maccari, "e ci invita ad essere "MISSIONARI della MISERICORDIA", mentre le Nazioni Unite hanno proclamato il "DECENNIO DEI POPOLI AFROAMERICANI" che sono circa 200 milioni nel continente. La nostra congregazione è presente tra di loro e con loro dal 1950, a iniziare dagli Stati Uniti al tempo di Luther King e di Kennedy, poi con i "Negros" del Messico, Ecuador, Colombia, Brasile ... e con la prospettiva di una presenza tra gli afrodiscendenti del Guatemala, Costarica, Perù ... Mi fermo qui," conclude suor Daniela Maccari, che ringrazia i varazzini che dimostreranno la loro solidarietà per il successo del progetto "da famiglia a famiglia", che sta dando positivi risultati, come dai molti nomi che omettiamo per ragioni di spazio, che ne testimoniano l'efficacia. Grazie a
lei, suor Daniela Maccari, misionera comboniana e varazzina doc, che ci onora con il suo impegno verso gli ultimi. (Chi volesse partecipare al progetto "da famiglia a famiglia" di Sr. Maccari, può rivolgersi alla bottega equosolidale "Amandla" in via Mameli, Varazze.)

LA FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO

Dopo una notte di pioggia e vento e una mattinata così e così, il sole ha dato il benvenuto alla festa della Madonna del S. Rosario, domenica 4 ottobre u.s., e la bellissima statua del Maragliano, raffigurante la S. Vergine con il Bambin Gesù, è uscita in tutto il suo splendore dalla chiesa di San Domenico, preceduta da numerose rappresentanze dei Rosarianti piemontesi con i loro stendardi, e percorrendo le strade del Solaro, con tappa in piazza Bovani, dove il superiore O.P. padre Daniele Mazzoleni, presenti i padre Candido Capitano, Giovanni Cavalcoli e Alberto Mangini, ha invocato la Madonna e recitato, insieme al folto numero dei fedeli, il Salve Regina. Una processione sentita e orante, quella della prima domenica di ottobre, in cui la comunità si stringe alla Mamma celeste per impetrarne la protezione e ringraziarla per il conforto che mai lesina ai suoi figli, il tutto nella gioiosa atmosfera delle note musicali della Banda "Cardinal Cagliero" che accompagnavano le preghiere e i canti dei fedeli. Una festa di fede e di popolo alla quale non poteva mancare un assortito rinfresco preparato dalle "Terziarie Domenicane" con il collaudato buon gusto. I ringraziamenti di rito, da parte della Comunità Domenicana, sono andati doverosamente ai preziosi portatori della Cassa della Madonna, che mai disertano questo sentito appuntamento, nonché alla Banda "Cardinal Cagliero, ai cristezzanti grandi e piccoli e ai numerosi fedeli che hanno partecipato e confortato con la loro presenza questa bella e antica festa in onore di Maria S.S. Prima dell'inizio della processione, don Giulio Grosso, il non dimenticato Parroco di S. Ambrogio ed ora parroco di S. Giovanni Battista di Vado Ligure, ospite gradito di Varazze per il suo 50° di Sacerdozio, ha impartito la benedizione nella chiesa di S. Domenico. I nostri rallegramenti e auguri vivissimi.

ANNUNCI FUNEBRI POCO LEGGIBILI

Il cartello espositore è capiente, purtroppo utilizzato soltanto per metà, poiché la parte inferiore dello stesso non è visibile perché coperta dai contenitori della spazzatura. Parliamo di via Recagno, angolo via Piave - lato sud, dove gli annunci funebri costringono chi li vuol leggere ad avvinarsi quasi ad abbracciare i suddetti contenitori (e non è ovviamente cosa gradevole), pensando che altri annunci potrebbero essere stati affissi nella parte che non si vede (per il motivo che abbiamo spiegato.) Basterebbe, dicono gli abitanti della zona, spostare di qualche metro detti contenitori per ovviare a questo piccolo inconveniente e dare così dignità al cartello espositore degli annunci funebri, che è fisso e di pregevole fattura.   

I NONNI IN FESTA A CANTALUPO

L'annuale appuntamento dei nonni, organizzato con squisita signorilità dalla Società Cattolica di Cantalupo, sabato 10 ottobre u.s., ha richiamato, nell'amena frazione di Varazze, oltre 70 "giovani di ieri", nell'atmosfera serena e gioiosa che caratterizza questa lodevole e ormai classica iniziativa. Dopo la S. Messa, officiata da padre Daniele Mazzoleni, Priore della Comunità Domenicana di Varazze, con parole di alto significato spirituale e sociale, l'allegra brigata ha posato per la fotografia di rito, per raggiungere quindi il salone della Società, dove è stato servito un pranzo veramente succulento, con piatti tradizionali della cucina ligure (non mancava il pesto e la panissetta fritta...), il tutto servito dalle sorridenti e premurose giovani socie del sodalizio cantalupese. Una giornata veramente ricca di simpatia e di valori umani che ha riavvicinato amicizie e fatto trascorrere qualche ora nel ricordo del passato e con ottimismo per il futuro. Prima del pranzo, il Presidente della Società Cattolica di Cantalupo, Mauro Agostini, ha portato il saluto dei soci e dato il benvenuto ai graditi ospiti, dopodiché sono intervenuti l'Assessore alla Cultura del Comune, Mariangela Calcagno e il consigliere Emilio Patrone, a nome dell'Amministrazione Comunale e propri, nel segno dell'"amicizia e della solidarietà". Erano pure presenti il Priore della Confraternita S.G. Battista, Michele Pollarolo e Piero Spotorno di Televarazze. Non poteva mancare la poesia finale, naturalmente in dialetto ligure, ed è stata declamata da Mario Traversi, una copia della quale è stata distribuita a tutti i commensali. Un ricordo, nella tradizione della Società ospitante, "è salito lassù" per i soci defunti dopo l'incontro dei nonni dell'anno scorso, commosso e festoso nello stesso tempo, a significare una presenza che non viene mai meno. Ancora complimenti a cuochi e aiutanti vari e una stretta di mano a Mauro Agostini, gran timoniere della Società Cattolica di Cantalupo.   "FESTEZZĖMMO I NOSTRI ANNI" "Se trovémmo in gïo a sta töa/ dovve mai gh'è a pansa veua/ festezzando i nostri anni/ sensa finte e sensa inganni./ Perché sémmo ben contenti/ de poèi vive sti momenti/ e arrivæ a-a nostra etæ/se peu dî ancon-in bontæ./ E co-a coæ ancon de rïe/ de mangiâ e leccâse e dïe/e scordâse 'n po' e mexinn-e/ a prescion e e aspirinn-e./ Sémmo chì a Cantalò/ pe dî grassie a-o Segnô/ ch'o n'ha dæto questi amixi/ che rispettan chi l'ha grixi./ Perché san che questi vëgi/ son pe-i zueni tanti spëgi... 

CRISTOFORO COLOMBO SAVONESE?

Per molti sarà forse una "bomba", ma per il prof. Franco Icardi, noto studioso e ricercatore valbormidese, è acclarato che Cristoforo Colombo è nato a Savona, stante ad accurate ricerche effettuate in Italia, Francia e Spagna e riportate nel corso della conferenza "Navigare rende curiosi Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci", organizzata da U Campanin Russu, sabato 10 ottobre u.s., presso la Biblioteca Civica "E. Montale" di Varazze. Presentato da Giovanni Ghione, Presidente del sodalizio culturale varazzino, che ne ha illustrato i meriti e la profonda cultura storica, e dall'Assessore alla Cultura Mariangela Calcagno, il prof. Icardi ha prodotto, riportati con interessanti proiezioni, una serie di documenti che attesterebbero la tesi da lui sostenuta, e che cioè Colombo sia nato all'ombra della Torretta, rifacendone la genealogia e mostrando la stessa dichiarazione autografa del grande navigatore in tal senso. Altre argomentazioni portate dal prof. Iraldi riguardano l'isola di Saona (antico nome di Savona) che Colombo volle dare a quella nuova terra scoperta, in ricordo della città natale, nonché altri documenti di varie fonti a sostegno di quanto sostenuto, ricorrendo anche alle prime esperienze di navigazione di Cristoforo Colombo, comandante con patente francese di corsaro. Una conferenza veramente interessante, quella svolta dal prof. Franco Iraldi, autore fra l'altro di numerose pubblicazioni, tra cui l'ultimo libro "                   ", che non mancherà di riaccendere l'interesse e anche le polemiche sulla figura e i natali del grande navigatore senza dubbio ligure.    

VARAZZE: QUANTI LUTTI...

Una ruota che non si ferma davanti a nulla, macinando lutti senza riguardo per età che vengono rubate troppo presto, continua a macinare lutti nella nostra città, gettando nella disperazione e nello sconforto parenti, amici e cittadini tutti. Ottobre ci ha lasciato portandosi dietro Guglielmo Fulcner, Giorgio Craviotto (Monz-Piccoli) e Giovanni Maccari, tre persone la cui scomparsa ha suscitato vivo cordoglio in tutta la città. Il primo, impiegato comunale, calciatore e allenatore, molto noto e apprezzato negli ambienti sportivi non solo di Varazze, con famiglia; il secondo, celibe e una vita dedicata interamente al calcio giovanile, tanto nell'Oratorio Salesiano che nel Varazze Calcio e in Ungheria, a tirare su, con pazienza e serietà, generazioni di ragazzi, oggi uomini che gli devono molto. Il terzo, tecnico specializzato con missioni all'estero e cristezzante di S. Bartolomeo, che lascia moglie e una figlioletta di otto anni, caduto accidentalmente dal terrazzo della propria abitazione, una morte assurda e veramente "rubata", che ha fatto molto scalpore anche perché ha colpito una famiglia già provata dalla recente scomparsa dei nonni, in quel quartiere del Solaro dove "tutto è famiglia", ci si conosce e ci si vuol bene da sempre. Al suo funerale una vera folla gli ha reso l'ultimo affettuoso omaggio, applaudendone con trasporto l'uscita della bara da S. Bartolomeo. Guglielmo Fulcner, Giorgio Craviotto,  Giovanni Maccari, persone conosciutissime ed apprezzate per il loro impegno professionale, sportivo e sociale, ci mancheranno perché figure che hanno lasciato un profondo segno sul grande libro della nostra città. Ai parenti tutti, mogli, figli, genitori, va il commosso cordoglio e la vicinanza del Giornalino.  

LA SCOMPARSA DI CARLA  MAZZA

Sulla pista da ballo si sognava accompagnati dalle note di Fausto Papetti, mentre alla cassa sedeva, elegante e ammirata per la sua bellezza, Carla Mazza, figlia del proprietario dell'Albergo Eden e del dancing omonimo, Luigi.. Erano le estati degli anni '50 e '60, allegre, piene di ottimismo, una Varazze che attirava migliaia di turisti da mezza Europa e che sapeva offrire il meglio di se stessa anche nel divertimento. La signorina Carla, tra un biglietto e l'altro, sorrideva alla discreta corte di Pizzo Giovanni (u megu), ogni sera abbarbicato a quella cassa amica e complice di una storia che si concluse con un felice matrimonio. Sono ricordi che accompagnano la scomparsa di Carla Mazza, la cassiera dell'Eden, avvenuta nell'ottobre scorso. Ci piace immaginarne la partenza accompagnata dal magico sax di Fausto Papetti alla fine di un'estate rigogliosa. Le nostre sentite condoglianze alla famiglia.

IL PERSONAGGIO DEL MESE


Il 14 novembre 1831 nasceva a Varazze Vallerga Battistina (nome di religione Teresa), Fondatrice dell'Istituto Figlie di M.V. Immacolata (le Immacolatine), una vocazione, la sua, che la portò a realizzare il progetto di una casa dove le ragazze potessero essere istruite cristianamente ed apprendere l'arte del cucito. Per tale realizzazione ebbe l'aiuto del can. Francesco Piccone che negli anni della sua gioventù aveva vagheggiato, insieme al varazzino padre Maurizio Buccelli, la fondazione di scuole elementari nella nostra città, per cui l'idea di Vallerga Battistina venne accolta con immediato favore. Il primo marzo del 1854, a ventitre anni, diede effettivo inizio al suo progetto, seguita dalla sorella Maria, insieme alla quale, il 16 aprile 1857, vestì
l'abito religioso, emettendo quindi la professione il 2 febbraio 1859. Dalla prima modesta casa di Albisola, presa in affitto con le prime consorelle, la nuova Congregazione si sviluppò in varie regioni italiane e anche a Varazze si ebbero due case, una in frazione Pero e l'altra al Solaro, ambedue nell'ambito delle scuole elementari. Suor Teresa conobbe personalmente Don Bosco, che andò a trovarla ad Albisola, interessato a questa nuova istituzione e, come dalle memorie, riportiamo che " ...Quando Don Bosco, con il suo buon sorriso, l'ebbe salutata, intenta com'era a scopare il pavimento, chiese di poter parlare con la Madre Fondatrice. Essa, senza tradirsi, lo fece accomodare in un modesto parlatorio e, rimessasi in ordine, si ripresentò al Santo, che però aveva intuito che si trattava della stessa suora. Don Bosco si allontanò profondamente edificato, dicendo al can. Piccone. "Non ci vorrebbe di più, non ci vorrebbe di più." Poco prima aveva incoraggiato Madre Teresa "Mi basterebbe questo, di avervi trovata con la scopa in mano. L'istituto crescerà, in un primo tempo adagio, ma crescerà." La predizione si avverò e oggi le Immacolatine sono attive in una cinquantina di case, con ambulatori, asili infantili, assistenza domiciliare agli infermi e tante altre opere di apostolato. Suor Teresa si spense ad Albisola il 23 febbraio 1880 e Varazze le ha dedicato una piazza per queste sue molte benemerenze.

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